Come molti Italiani, ho passato il lungo weekend del primo Maggio a Copenhagen finalmente di nuovo in giro alla scoperta di un Paese mai visitato. Tra le tante attrazioni della capitale danese, una delle mie preferite è stata il Louisiana, museo di arte moderna. Abbiamo avuto la fortuna di vedere la mostra di Hilma af Klint e di girare in lungo e in largo i giardini del museo durante una giornata bellissima.
E mentre ci godevamo i giardini ecco arrivare il solito gruppo di italiani caciarosi con bambini agitati al seguito. Io non ce l’ho con il rumore e con i bambini attivi, a me piace l’allegria e la vitalità con cui noi popoli latini ci facciamo strada in giro per il mondo. Però credo anche che ci sia un limite e che questa esuberanza ci faccia perdere alcune importanti esperienze che in un viaggio non possono mancare. E poi è anche una questione di rispetto: per noi l’unico luogo dove si sta composti è la chiesa e quando siamo all’estero e inevitabilmente visitiamo anche altri luoghi di culto quali musei, teatri, ristoranti o altro, spesso si ha l’impressione che non siamo abituati a starci, siano essi musei, parchi o mezzi pubblici. Tuttavia rimaniamo colpiti dall’efficienza degli autobus, dalla pulizia delle strade, dal silenzio con cui avanzano i modernissimi treni delle metropolitane…Si, proprio quel silenzio che amiamo rompere con gli schiamazzi e la caciara.
Insomma quando c’è un italiano in giro, e gli italiani sono ovunque, si sente.
Dopo aver portato lo scompiglio e l’allegria in giro per il mondo, noi italiani torniamo a casa e cominciamo a notare i difetti del nostro Paese: i mezzi sporchi e i ritardo, palazzi storici poco curati, insomma un Paese che proprio davanti ai nostri occhi va in pezzi. Lo spirito con cui affrontiamo tutto questo è il peggiore: siamo demoralizzati, preoccupati per il nostro futuro perché non crediamo in un futuro migliore. Spesso, in modo un po’ codardo (e in questo la più codarda sono io), sogniamo solo di fuggire e trovare nuove opportunità all’estero. Mi viene da pensare quindi che forse tutta questa agitazione che portiamo con noi non sempre ci aiuta. Forse fermarci in silenzio e accettare le nostre pecche comprendendo però che abbiamo anche un enorme potenziale potrebbe essere l’unico modo per trovare una soluzione ai mali di questo Paese.
Ma se continueremo a disperdere le nostre energie in lamentele e disordine non ci resterà che osservare il futuro che si allontana da noi in silenzio come la metropolitana di Copenhagen.
Adesso è arrivato il momento di smorzare tutta questa serietà con alcune foto del Louisiana!
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I’ve finally spent a weekend abroad on the 1st of May and, as many Italians did I was in Copenhagen. Among the many attractions one of my favorites was the Louisiana museum were we had the chance not only to see the beautiful exposition from Hilma af Klint, but also to enjoy a beautiful spring day in its amazing garden. Yet while we were enjoying the sun and the quiet atmosphere on the grass, we met the usual group of noisy Italian tourists with active kids running everywhere. I usually like the cheerfulness we bring everywhere we go, but I think there’s a limit and that sometimes we might miss something while we cheer all around. Firstly, sometimes we don’t show respect: we know it is important to be quiet in churches, but it seems, however, that we don’t even know how to behave in museums, trains, parks. We’re usually very surprised when we see buses arriving in time, clean streets and silent metro trains. Yes we’re amused by that silence that we usually love to break with our chaos.
In the end when there’s an Italian around, and Italians are everywhere, you can definitely hear him/her.
After bringing our vivaciousness abroad we go back to our country and look at everything with a super critical eye. Everything seems dirty and chaotic, we don’t feel safe and we’re scared by the future, by our own country. Our only coward thought (and I am the most coward person I know) is to run away without fighting. What I think about this whole attitude is that maybe all this vivaciousness makes us not focus on what’s important. We don’t even realize what the true potential of this country is. We waste our energies stirring and complaining without really finding concrete solutions. And while we live intensely yet aimlessly we might see our future go away silently as the metro trains in Copenhagen.
Now let’s break this gloomy mood with some pictures of the Lousiana gardens!